L’Europa rallenta gli sforzi a favore dell’energia verde
La quota di energie rinnovabili continua ad aumentare in Europa, ma sempre più lentamente: alcuni paesi potrebbero avere difficoltà a rispettare i propri impegni per il 2020.
La quota di energie rinnovabili continua ad aumentare in Europa, ma sempre più lentamente: alcuni paesi potrebbero avere difficoltà a rispettare i propri impegni per il 2020.
Costi per la salute, ma non solo. Se si considerano anche i danni alla biodiversità e all'agricoltura la stima è ancora più alta. La buona notizia è che per il 2030 si prevede un calo delle emissioni auto, e dunque un contenimento di questi costi. Ma la scelta di politiche mirate può fare una grande differenza.
Gli stati membri e il parlamento europeo hanno raggiunto un accordo che prevede di ridurre del 37,5% le emissioni di CO2 delle automobili di nuova immatricolazione e del 31% le emissioni dei veicoli commerciali entro il 2030.
Un europeo su sei presenta problemi di salute mentale. Le situazioni di disagio sono spesso legate alle condizioni economiche delle persone interessate, mentre le politiche pubbliche tendono a trascurare anziani e disoccupati.
Tra le rivendicazioni dei “gilet gialli”, le cui proteste in Francia proseguono da un mese, c’è l’abbassamento della pressione fiscale. In effetti la Francia è abitualmente tra i paesi europei con il maggior livello di tassazione, tra imposte e contributi sociali.
Ondata di pensionamenti, mancanza di formazione di nuovi operatori, migrazione degli operatori verso paesi con condizioni lavorative più favorevoli... nel 2020 in Europa potrebbero mancare 230mila medici.
Nonostante gli sforzi compiuti dei paesi europei, l'inquinamento atmosferico (soprattutto polveri sottili, ossido di azoto e ozono) continua a uccidere centinaia di migliaia di persone ogni anno.
Le vendite di pesticidi sono aumentate nell’Unione europea nel periodo 2011-2016. Alcuni stati, tra cui la Danimarca, hanno però compiuto degli sforzi per ridurne l’utilizzo.