Quanto è aumentata la temperatura nei comuni italiani dagli anni ’60 a oggi

Un'analisi granulare della crisi climatica rivela che la temperatura media nei comuni italiani è cresciuta in media di 2,2°C nel giro di cinquant'anni, con un aumento che ha toccato picchi di oltre 4°C in alcune aree del paese. 

Pubblicato il: Marzo 30th, 2020
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Quanto è aumentata la temperatura nei comuni italiani dagli anni ’60 a oggi

Un’analisi granulare della crisi climatica rivela che la temperatura media nei comuni italiani è cresciuta in media di 2,2°C nel giro di cinquant’anni, con un aumento che ha toccato picchi di oltre 4°C in alcune aree del paese. 

Metodologia

Le scelte e le tecniche utilizzate per questa analisi sono illustrate nel dettaglio in questo post

Grazie a una ricerca realizzata da OBC Transeuropa nell’ambito di EDJNet per il progetto In Marcia con il Clima, è possibile conoscere con precisione la variazione della temperatura media per ciascun comune italiano tra gli anni ’60 del Novecento e il decennio 2009-2018. I dati utilizzati per lo studio sono quelli prodotti da Copernicus e dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF). 

Variazione delle temperature medie per comune tra gli anni ’60 e il decennio 2009-18 (più un comune è rosso, più è cresciuta la temperatura)

Alcuni dati interessanti

Alcune tracce sulla mappa fanno pensare all’impatto che l’alta densità abitativa e il consumo di suolo esercitano sul clima, soprattutto per quanto riguarda la fascia che da Milano attraversa Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e arriva fino al confine con la Slovenia. Altre aree particolarmente interessate dall’aumento delle temperature sono quelle montuose di confine, dalla Valle d’Aosta al Trentino-Alto Adige. Un’ulteriore fattore che ha probabilmente spinto l’innalzamento delle temperature è la crescita dei grandi agglomerati urbani – fenomeno particolarmente evidente nel caso di Roma. Si nota poi una concentrazione di macchie più scure lungo l’Appennino centrale, segno che anche le aree montuose meno densamente abitate hanno risentito del riscaldamento globale.

Osservando i dati aggregati per provincia, al primo posto compare quella di Roma, che è la sola a superare i 3°C di variazione nel periodo considerato, assieme alle province di Brindisi, Sondrio e Latina.

All’altro estremo della classifica, Trapani e Sassari sono le due province che meno si sono scaldate nel periodo considerato (1,2°C e 1,3°C rispettivamente). Seguono Pisa, Ravenna e Siracusa.

Solo 149 comuni (l’1,9 per cento del totale) hanno subito un aumento delle temperature inferiore a un grado, principalmente nella provincia di Torino. Sono invece solo 2.641, un terzo del totale, i comuni rimasti sotto la soglia dei 2°C, e anche qui è il Piemonte la regione più rappresentata: le quattro province più presenti in questo gruppo sono infatti Torino, Cuneo, Alessandria e Asti.

La regione che ha registrato l’incremento maggiore è il Lazio (2,7°C), seguito da Trentino-Alto Adige e Lombardia (2,6°C). Solo sette regioni su venti (Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna, Piemonte, Sicilia, Marche) si sono fermate al di sotto della soglia dei 2°C di aumento delle temperature.

Tra i dieci maggiori comuni italiani, i più popolosi sono anche tra quelli che hanno fatto registrare l’aumento di temperatura più evidente. La temperatura media a Roma è aumentata infatti di 3,6°C negli ultimi cinquant’anni, e a Milano di 3,3°C. Solo Torino resta ampiamente al di sotto di un grado (0,8°C), mentre Catania si ferma proprio sulla soglia (0,99°C).

L’andamento delle temperature comune per comune

All’interno della sezione dedicata al progetto In Marcia Con Il Clima del sito EDJNet è disponibile un’interfaccia che permette di navigare  all’interno del dataset, visualizzando l’evolversi della temperatura di ogni singolo comune italiano mese per mese e anno per anno, oltre che l’andamento delle realtà di un’intera regione:

Metodologia

Il dataset utilizzato è lo UERRA regional reanalysis for Europe on single levels from 1961 to 2018 , elaborato da Copernicus e dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF). I dati sono raccolti come griglia di celle, ognuna delle quali copre un’area di 5,5 chilometri quadrati. La variabile scelta è stata la temperatura a due metri da terra. Dai dati grezzi si è ottenuta la temperatura media dei due decenni considerati (1961-1970 e 2009-2018, compresi gli estremi), ricavando un valore di variazione per ognuna delle celle. A ogni comune italiano sono state associate le relative celle, prendendo in considerazione variabili come la densità abitativa e l’impatto delle aree costiere. Nella nota metodologica si possono trovare informazioni più dettagliate a questo proposito.

Il progetto

Con il progetto In Marcia con il Clima, organizzazioni della società civile ed enti locali di alcuni territori italiani lavorano insieme per affrontare le sfide connesse al cambiamento climatico e per promuovere l’impegno concreto dei giovani a favore degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il progetto è guidato da Oxfam Italia e co-finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Il data team di OBC Transeuropa partecipa al progetto per conto di EDJNet, producendo visualizzazioni di dati, infografiche e contenuti giornalistici che raccontano il fenomeno nei vari territori coinvolti nel progetto.

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