Romeni e bulgari tra gli europarlamentari più influenti

VoteWatch ha fatto un bilancio sull'attività dei parlamentari europei nella legislatura che si chiude, individuando i paesi e le persone che sono riuscire a fare valere di più il loro peso.

Pubblicato il: Maggio 15th, 2019
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Romeni e bulgari tra gli europarlamentari più influenti

VoteWatch ha fatto un bilancio sull’attività dei parlamentari europei nella legislatura che si chiude, individuando i paesi e le persone che sono riuscire a fare valere di più il loro peso.

Adina-Ioana Vălean (euranet_plus/Flickr )

I parlamentari europei eletti in Romania e Bulgaria fanno valere il loro peso molto più dei colleghi di tanti altri paesi, comprese l’Italia e la Francia. A dirlo è un indicatore messo a punto da VoteWatch Europe , il principale sito di riferimento per il monitoraggio dell’attività degli europarlamentari. VoteWatch Europe ha assegnato un valore alle cariche ricoperte da ciascun parlamentare e ai rapporti di cui è stato relatore durante questa legislatura, tenendo inoltre in considerazione i tassi di presenza (qui è possibile visualizzare i dettagli sull’indicatore).

Questo lavoro di analisi permette innanzitutto di valutare il peso medio di ciascuna delegazione nazionale al Parlamento europeo. Secondo questo indice, gli europarlamentari belgi, cechi e finlandesi sono quelli che riescono a farsi valere di più, ma anche romeni e bulgari figurano nei primi dieci posti in classifica. Le altre delegazioni del Sud-Est Europa fanno invece più fatica, probabilmente perché molti dei loro membri fanno parte di gruppi minori (come gli esponenti di SYRIZA e di AKEL) o perché stanno appena terminando la loro prima legislatura, come i croati.

L’analisi svolta da VoteWatch Europe valuta inoltre il peso di ciascun parlamentare europeo, producendo una classifica dei 100 europarlamentari più influenti . Anche qui romeni e bulgari si fanno valere: 10 dei 100 parlamentari di maggior peso provengono da questi due paesi. Su tutti loro domina Adina-Ioana Vălean , esponente del Partidul naţional liberal e del Partito popolare europeo, che è entrata al Parlamento europeo nel 2007 ed è stata vicepresidente dell’assemblea in questa legislatura. Dal gennaio 2017 presiede la commissione parlamentare per l’ambiente, uno degli ambiti su cui l’Unione europea ha più competenze.

Tra gli altri europarlamentari romeni e bulgari ritenuti influenti troviamo Iskra Mihaylova , la prima bulgara eletta presidente di una commissione parlamentare (quella per lo sviluppo regionale, un settore cruciale per tutta l’Europa orientale e sud-orientale). Mihaylova si occupa anche della politica di vicinato, facendo parte delle delegazioni parlamentari che curano le relazioni con la Macedonia del Nord, i paesi del Caucaso e i partner di Euronest. Altri incarichi significativi sono quelli di Ioan Mircea Pașcu e di Andrey Kovatchev , membri dell’ufficio di presidenza del Parlamento.

Alcuni europarlamentari risultano invece influenti soprattutto per gli incarichi di partito: così nella classifica di VoteWatch Europe troviamo il bulgaro Sergei Stanishev , presidente del Partito dei socialisti europei, Siegfried Mureșan , portavoce dei Popolari europei, e Angel Dzhambaki e Monica Macovei , membri del comitato direttivo dei Conservatori e riformisti (ECR). Macovei tra l’altro presiede la delegazione per i rapporti con l’Albania, dopo aver presieduto quella per la Moldavia durante la legislatura precedente.

Essere nominati relatori su un dossier di peso è uno dei modi più immediati in cui un parlamentare europeo può esercitare la sua influenza. Di quali dossier si sono dunque occupati i parlamentari romeni e bulgari in questa legislatura? Siegfried Mureșan è stato ad esempio relatore del bilancio dell’Unione per il 2018, Angel Dzhambaki è stato relatore su diversi casi di rimozione dell’immunità parlamentare, mentre Monica Macovei si è occupata dell’allargamento di Schengen e della raccolta delle impronte digitali ai migranti e ai richiedenti asilo.

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