In attesa del nuovo europarlamento

Cosa si dice a proposito delle nomine imminenti nelle istituzioni europee, e in che termini se ne parla? Ci sono dei sentimenti prevalenti? E quali argomenti emergono? Un'analisi testuale su 18mila tweet raccolti dopo le elezioni europee 2019 con le parole chiave riferite alle nomine in corso e alla neoeletta assemblea. 

Pubblicato il: Giugno 30th, 2019
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In attesa del nuovo europarlamento

Cosa si dice a proposito delle nomine imminenti nelle istituzioni europee, e in che termini se ne parla? Ci sono dei sentimenti prevalenti? E quali argomenti emergono? Un’analisi testuale su 18mila tweet raccolti dopo le elezioni europee 2019 con le parole chiave riferite alle nomine in corso e alla neoeletta assemblea. 

Il nuovo parlamento europeo sta per insediarsi, la prima plenaria è in programma per il 3 luglio, data in cui i nuovi deputati eleggeranno il presidente dell’assemblea. 

Ma nel frattempo cosa si è detto degli affari europei – e in particolare dei rinnovi in corso, tra elezione del nuovo parlamento e in vista della nomina del nuovo presidente della commissione? Cosa viene fuori ad esempio da quello che si dice su twitter, scaricando tutti i tweet associali a parole chiave legate al nuovo parlamento e alle nomine imminenti? Si può cercare di farsene un’idea dei circa 18mila tweet in inglese raccolti in questo modo applicando alcune tecniche basiche di analisi testuale computerizzata: un modo per avere una visione di insieme un po’ come “sorvolando” sul paesaggio sottostante. 

Così, già a prima vista, si nota che su twitter si parla molto ancora di brexit, Nigel Farage e di Arron Banks , uno dei maggiori finanziatori del partito per l’uscita del Regno Unito dall’Ue. Osservando i bigrammi – in questo caso composti dalle coppie di parole che più di frequente compaiono associate nei tweet – la seconda coppia più frequente subito dopo “parlamento europeo” è proprio “il partito della brexit” (brexit party), e solo a seguire compaiono i riferimenti ai nuovi eletti e alla data della prima plenaria (il 3 luglio appunto).

Guardando però le parole più spesso collegate tra loro emergono spesso altri nomi tra cui la leader nazionalista francese Marine Le Pen, ma anche Manfred Weber – candidato alla presidenza della commissione europea – o il politico catalano Alfred Bosch: un altro tema che emerge di frequente è infatti la questione catalana, e in particolare le sorti dei due neoeletti europarlamentari, separatisti in spagna e attualmente detenuti in Spagna (qui un articolo a firma dello stesso Bosh pubblicato sul Guardian).

Ma più in generale è possibile dire se per lo più si tratta di conversazioni, esternazioni, frasi o parole che esprimono posizioni favorevoli alle istituzioni europee e alle loro regole, o al contrario sfavoreoli? Si può dire se in linea di massima l’insieme dei tweet raccolti e osservati esprime sentimenti particolari? Con un approccio computazionale possiamo affidarci a una sorta di punteggio di negatività o positività assegnato a ogni tweet. Con questo approccio troviamo per esempio che il tweet più positivo risulta essere una frase postata dal portavoce di Manfred Weber:

Oppure posizioni molto critiche, ed espresse senza mezzi termini da un utente non “istituzionale”, che risulta invece il tweet più “negativo”:

Più in generale però dalle parole contate nei tweet raccolti si respira una certa positività e fiducia. Ma non manca una certa consistenza delle parole connotate come negative:

La tecnica di text mining usata in questo caso si basa su una classificazione preesistente (lexicon). Tuttavia può avere un senso, come si diceva in apertura, per avere uno sguardo d’insieme e farsi un’idea di cosa a grandi linee trasmettono ed esprimono i testi osservati. Di seguito le parole associate ai vari “sentimenti”:

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