I Balcani occidentali e la transizione verde: una lunga strada

Per accedere all'Unione europea i Balcani occidentali devono allineare la loro legislazione a quella comunitaria, compresa la riduzione delle emissioni di gas serra e la decarbonizzazione. Tuttavia, per paesi che dipendono fortemente dai combustibili fossili si tratta di una sfida impegnativa.

Pubblicato il: Luglio 14th, 2023
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Coal mining in Lazarevac, Serbia (photo © Artem Onoprienko/Shutterstock)

Ad eccezione del Kosovo, tutti i Paesi dei Balcani occidentali sono ufficialmente candidati a entrare nell’Unione europea. Poiché uno dei requisiti fondamentali è l’adeguamento alla legislazione comunitaria, devono aderire alla Legge europea sul clima del 2021, che richiede una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 in rapporto ai livelli del 1990.

A prima vista, il volume totale delle emissioni di gas serra dei Balcani occidentali fa ben sperare. Ad eccezione della Serbia, che si colloca al 13° posto tra i Paesi europei per emissioni totali, le emissioni dei Balcani occidentali sono nettamente inferiori rispetto a quelle prodotte dalla maggior parte dei membri Ue.

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