L’Italia e il Sud Europa in testa per il Wi-Fi gratis targato Ue

L’Italia è stata fra i paesi più attivi nell’aderire al fondo messo a disposizione dall’Unione europea per creare hotspot internet con connessione wireless gratuita nelle città europee. Abbiamo realizzato uno strumento per visualizzare tutti i comuni che si sono pre-registrati.

Pubblicato il: Maggio 15th, 2018
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L’Italia e il Sud Europa in testa per il Wi-Fi gratis targato Ue

L’Italia è stata fra i paesi più attivi nell’aderire al fondo messo a disposizione dall’Unione europea per creare hotspot internet con connessione wireless gratuita nelle città europee. Abbiamo realizzato uno strumento per visualizzare tutti i comuni che si sono pre-registrati.

Il progetto WiFi4EU  ha attirato l’interesse di circa 17mila città europee, che si sono preregistrate per ottenere un voucher utilizzabile per finanziare l’installazione delle infrastrutture per il Wi-Fi  da parte delle aziende fornitrici del servizio. Stando alle previsioni, saranno però solo circa 2.500 le municipalità che potranno beneficiare del fondo entro il 2018.

Il primo invito a presentare la domanda è scaduto lo scorso 15 maggio: i finanziamenti saranno assegnati ai comuni che si sono iscritti sul sito prima delle ore 13, in base all’ordine di registrazione. EUobserver e lo European Data Journalism Network (Edjn) hanno analizzato i dati per capire quali sono le città che hanno presentato la domanda di pre-iscrizione. Dall’analisi delle varie regioni europee e della percentuale di città preregistrate, spicca un gruppo di paesi Ue con alta partecipazione, in particolare nel sud del continente.

Quasi tutte le città maltesi si sono registrate, e il 75,4 per cento delle municipalità siciliane hanno fatto lo stesso. La Croazia adriatica (Jadranska Hrvatska) vanta un livello di registrazione pari al 70,9 per cento. Il risultato è alto anche nei Länder della Germania occidentale e in Belgio.

Osservando l’altro lato della classifica, si nota che il progetto non ha riscosso grande successo nella maggior parte della Repubblica Ceca, nel sud della Grecia e nel Regno Unito. Eccezion fatta per quest’ultimo, la scarsa conoscenza del fondo e il fatto di usufruire già di una rete Wi-Fi pubblica soddisfacente possono spiegare questi dati.   

Nessuna città dell’Irlanda del Nord si è preregistrata, e la situazione migliora di poco nel resto del Regno Unito. La Gran Bretagna, inoltre, potrà partecipare solo dopo la Brexit, se vengono stipulati specifici accordi in questo senso. Solo le Highlands e le isole scozzesi hanno espresso interesse: il 4,7 per cento delle città ha effettuato la preregistrazione. Considerando, invece, il Regno Unito nel complesso, il dato sulle municipalità si ferma a quota 0,8 per cento.

Se guardiamo alle percentuali relative alle città dei paesi Ue a 28, Malta occupa il primo posto col 97,1 per cento delle municipalità preregistrate, seguita dal Portogallo (89 per cento), dalla Bulgaria (84 per cento), dalla Lituania e dalla Grecia (83 per cento). L’Italia si assesta sul 49 per cento. Percentuali basse si trovano invece in Francia e in Repubblica Ceca (6 per cento dei comuni).

Se consideriamo la carta da un altro punto di vista, possiamo notare che tre dei più grandi stati Ue raccolgono la maggior parte delle città dell’Unione che si sono preregistrate. L’Italia (22,2 per cento), la Germania (14,4 per cento) e la Spagna (14,5 per cento) riuniscono circa la metà di tutte le municipalità preregistrate. Questi dati possono essere spiegati dalla vasta dimensione territoriale e dal numero di realtà comunali presenti in questi paesi.

In ragione del criterio del “primo arrivato, primo servito”, può succedere che alla fine del processo i voucher disponibili si concentrino in alcuni stati membri particolarmente rapidi nel registrarsi. In ogni caso, durante questa prima tornata di assegnazione dei fondi ogni paese Ue riceverà almeno 15 voucher.

Se vuoi sapere se la tua città si è preregistrata, puoi scoprirlo a questo link (il caricamento del sito web può durare più del previsto).

Questo articolo si basa sui dati del portale della Commissione europea WiFi4EU scaricati il 15 maggio, dopo la scadenza per le preiscrizioni.

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