Evacuazione di civili, trasporto di truppe, esportazioni di merci: le ferrovie ucraine sono in prima linea nel conflitto. Russia e Ucraina, ma non solo, stanno giocando una grande partita strategica sulle ferrovie.
A cinque anni di distanza dallo scandalo Dieselgate, una nuova ricerca ha quantificato i costi sociali provocati dalle emissioni causate dai mezzi di trasporto nelle aree urbane.
Un nuovo rapporto indipendente rivela come le emissioni inquinanti dei motori diesel non sono calate nei fatti, malgrado i limiti europei sempre più severi e le promesse delle case automobilistiche.
Costi per la salute, ma non solo. Se si considerano anche i danni alla biodiversità e all'agricoltura la stima è ancora più alta. La buona notizia è che per il 2030 si prevede un calo delle emissioni auto, e dunque un contenimento di questi costi. Ma la scelta di politiche mirate può fare una grande differenza.
Nonostante lo scandalo Dieselgate, le auto a diesel sono ancora le più acquistate in Europa. Una tendenza che sta cambiando lentamente, mentre i governi e l’opinione pubblica cominciano a comprenderne l’impatto sulla salute pubblica.
Le emissioni diesel in eccesso producono sono una piccola parte delle polveri nocive, eppure, sono responsabili di migliaia di morti in zone densamente popolate e con traffico elevato.
Nonostante gli sforzi compiuti dei paesi europei, l'inquinamento atmosferico (soprattutto polveri sottili, ossido di azoto e ozono) continua a uccidere centinaia di migliaia di persone ogni anno.
Ogni anno, in Europa circa 10.000 persone muoiono prematuramente a causa delle emissioni dei motori diesel. Quasi un terzo delle vittime risiede in Italia