La sospensione dei diversi campionati – locali, nazionali ed europei – a causa dell’epidemia del coronavirus sta mettendo in grandi difficoltà il calcio professionale. Per questo settore, che rappresenta miliardi di euro all’anno, il “mondo di domani” potrebbe essere molto diverso da quello di ieri.
Uno studio del Parlamento europeo delinea il futuro demografico dell’UE. Nel 2080, se si manterranno i trend attuali, scenderemo dai 513 milioni di abitanti attuali a 504. E non si fermerà l'emorragia di popolazione dalla campagne. Uno sguardo che dalla situazione globale arriva al sud-est Europa.
Esplora il numero di pedoni in giro, il traffico stradale e i voli in partenza dalle capitali europee in questa visualizzazione, che confronta i dati attuali con quelli precedenti all’epidemia di coronavirus.
Civio ha effettuato uno studio su mobilità pedonale, traffico stradale e traffico aereo nelle varie capitali europee. Giorno per giorno una serie di grafici ci raccontano chiusure e aperture durante la pandemia Covid-19
Quanto sono preparati gli ospedali europei ad accogliere un rapido aumento dei ricoveri in terapia intensiva, necessari nei casi più gravi di sindrome da coronavirus? Abbiamo raccolto alcuni dati, ma il quadro non è completo.
I dati disponibili sulla pandemia provocata dal coronavirus sono raccolti in modo disomogeneo e sono sicuramente incompleti. Bisogna quindi trattarli con attenzione, consapevoli di ciò che riescono o meno a rilevare.
Si notano forti differenze nel rapporto tra l’aspettativa di vita nei paesi europei e l’età di pensionamento: le donne austriache e gli uomini maltesi godono della pensione più lunga, mentre in Bulgaria questo periodo è di almeno dieci anni più breve per donne e uomini.
In alcune aree del paese i trasporti pubblici che collegano i luoghi di residenza delle famiglie e gli edifici scolastici sono carenti. La carenza di collegamenti accessibili finisce per colpire le scuole nelle aree interne, facendo aumentare la mobilità degli insegnanti e colpendo la qualità della didattica.
A maggio del 2019 la Gazzetta ufficiale dell’Ue ha pubblicato un documento intitolato “Raccomandazione del consiglio su un approccio globale all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue”. Secondo il consiglio dell’Unione europea è essenziale che i cittadini europei conoscano almeno due lingue straniere, oltre alla propria lingua madre.
Il numero di incidenti mortali nell'Unione europea è in calo costante, tranne che a Malta. Ma ci sono grandi differenze: in Romania si registrano 98 morti sulla strada ogni milione di abitanti, in Svezia 25. I sistemi di controllo della velocità in alcuni paesi contribuiscono a raggiungere buoni risultati, mentre in altri non sono sufficienti. Ed è anche possibile guidare in modo sicuro con le vecchie auto.